Tuesday, July 31, 2018

I social sono morti e noi siamo le vittime

socialmedia-morti

Questa è un’affermazione ciclica che si basa su una formula ben precisa:
[tema a te caro] + [morto/che fine ha fatto]

L’ho fatta per i backlink.
Mi ritrovo a rifarla ora per i social.

Ma perché dopo qualche tempo sentiamo il bisogno di farla?
I “social”, così li chiamiamo oggi, sono nati con un obiettivo in mente: quello di aggregare e condividere.

Oggi però a distanza di oltre una decade dalle prime interazioni, tutto è cambiato. Lo scenario è da desolati deserti di quei film apocalittici dove viviamo tutti intrappolati in un ego virtuale.

A proposito, consiglio spassionatamente la serie Black Mirror su Netflix e in particolare l’episodio 1 della 3a Serie.
Una volta visto ci sediamo insieme e ne riparliamo.

Ma tornando a noi e i social…

Amore, altruismo, orizzontalità, hanno fatto spazio a Odio, Egoismo e verticalità.
Sì perché se ci fai caso, tutto quello che facciamo sui social è dettato dal nostro ego.
L’essere umano di natura è egoista e sui social diamo vita alla sua massima espressione con selfie, video su di noi eccetera eccetera.

Anche quando si parla di donazioni e carità, lo facciamo perché ci fa star bene.

Ed ecco quindi che mi chiedo: “A cosa servono veramente?”
Parlo da utente non da azienda eh.

Twitter sta morendo.
Non ha visto crescere il numero dei suoi utenti attivi per parecchi mesi.

Le sue azioni hanno perso la metà del loro valore.

Sarà dato dal fatto che la gente (leggasi nuove generazioni) vogliono più immagini e video e meno testo?

Può darsi.

Sarà che è così perché queste generazioni sono più rincoglionite di quelle precedenti con tutto che hanno molta più tecnologia a disposizione?

Sicuro.

E allora perché Twitter sta morendo?
Perché Facebook rivela che gli utenti condividono sempre meno?

Ricordi quando ti dicevo dell’egoismo?
Ecco, è un problema di ego, ancora una volta.

I Social erano nati come Network, per connettere le persone.
Ora si chiamano Social…Media perché servono a promuovere.

Twitter è passato dall’essere una piattaforma per micro blogging a qualcosa catalogato sotto la categoria “News” dell’AppStore.

Gli utenti più giovani fanno la differenza sì, ma non è un problema di foto/video preferiti al testo.
Se il video fa schifo meglio legger un buon testo, o no?

Il fatto è che ancora una volta si preferisce un posto più chiuso, sicuro, intimo come Whatsapp, Messenger, SnapChat.

Quando nacquero i primi siti porno, figli della connessione a banda larga, ci fu una mega abbuffata.

Stessa cosa per i social: l’abbuffata sta finendo e tutti incominciano ad essere satolli – con tanto di rutto finale.

All’inizio tutti a fare i giornalisti d’assalto, gente che moriva per poter dire la propria versione dei fatti attraverso un commento.
Come se ci fosse il bisogno di dover condividere ogni scoreggia celebrale uscita da quelle teste.

Non riuscivano a capire di non essere “opinion leader” o giornalisti.
Non riuscivano a capire che avevano soltanto una connessione internet e che non era essenziale condividere proprio tutto tutto.

Comunque l’abbuffata sta finendo e la gente sta tornando alle origini, ai piccoli gruppi – come ai tempi degli sms – e a fregarsene degli altri.

Io personalmente ho sempre predicato l’importanza di creare una propria piattaforma, testuale, visiva, non importa; l’importante è avere i piedi saldi sulla terra ferma e che tale terra sia la tua e non quella di Mark Zuckerberg e Soci, limitandosi ad usare i social come megafoni.

Lo abbiamo visto tutti cosa hanno comportato gli aggiornamenti di algoritmo alle pagine delle aziende su Facebook, vero?
Mark vuole che tu usi il pulsantino per promuovere a pagamento i tuoi post.
Gli effetti già si vedono con la dipartita di molte testate giornalistiche e piccole aziende.

Che senso ha se nessuno legge ciò che scrivi?

Cosa ci rimane?
Solo Odio, Egoismo e l’umanità che sta andando piano piano alla deriva.

A proposito di deriva, ti consiglio di guardare questo video fino alla fine.
La trascrizione in italiano subito sotto.

Poi, via con la discussione.

Per la maggior parte del mondo sono un ragazzo normale con tutta la vita davanti,
ma per me,
sono un essere umano intrappolato in un secolo che non funziona.

Per secolo che non funziona intendo questa società prefabbricata intorno a me dove la fortuna determina i diritti
e la fortuna di una persona dipende dall’ineguaglianza di un altro soggetto.

Questa è l’era del capitalismo, concorrenza, e rivoluzione industriale.

L’era in cui il profitto viene prima della corruzione e tutto è produzione contraffatta.

In questo periodo ricompensiamo l’ignoranza e sacrifichiamo l’integrità per essere accettati.

Distruggiamo volontariamente l’ambiente e glorifichiamo l’idiozia invece della vera intelligenza.

Benvenuti nel 21esimo secolo.
Il secolo di Instagram e Facebook.

In questo secolo potete essere ignorati per i vostri principi ma adorati per il vostro aspetto.

Perché l’egoismo viene raffigurato come forza
e la gentilezza scambiata per debolezza.

I media ci insegnano a ignorare cosa è importante
per seguire invece ciò che è popolare.

Ci hanno insegnato a credere che per avere successo dobbiamo essere ricchi.

Le reali virtù come l’onore sono diventate irrilevanti
e le persone ora sono giudicate per la loro prosperità finanziaria.

Ma avere il meglio, ci fa essere i migliori?
O ci fa diventare cloni di una cultura di robot?

Siamo veramente liberi se non possiamo passare un giorno interno senza app sui nostri smartphone?

Le scuole ci insegnano veramente a pensare?
I diplomi sono desiderati per l’educazione che c’è dietro o per un riconoscimento sociale?

Forse sono lì per insegnarci come essere conformi all’autorità e per prepararci ad un sistema mal funzionante.

Sono vere le religioni e le nazionalità?
Dovrebbero essere prese davvero sul serio?
Dopo tutto sono solo creazioni dell’uomo
quindi perché abbiamo combattuto per tutto ciò?

Perché le idee fanno dimenticare alla gente la loro umanità?
In fondo, tutto ciò che siamo è umanità.

La qualità della vita di una persona non dovrebbe essere determinata dal colore della pelle o etnia.

Queste cose non possono essere scelte.
Quindi non dovrebbero avere potere sulla libertà di una persona o sulla sua opportunità.

Perché il prendere a calci un pallone intorno al campo, è adorato da milioni di persone quando bambini affamati hanno poca attenzione?

Perché telefoni, macchine e cose materiali sono preoccupazioni più grandi del cambiamento climatico e dell’estinzione animale?

Perché cultura popolare e divertimento hanno la precedenza sull’ingiustizia e la fame nel mondo?

Perché le ‘celebrità’ sono viste come un modello per vendere messaggi corrotti?

Perché rendiamo persone stupide famose per la loro volgarità?

Cosa ci importa adesso?

Condizione sociale?
Immagine?
Titoli?
Valore percepito?

E se queste fossero illusioni
e le persone famose fossero soltanto persone?
Persone che vi hanno manipolato e ingannato?

Qual è il motivo per cui sfruttiamo e uccidiamo animali più deboli di noi solo perché siamo più in alto nella catena alimentare?

Trattiamo bene alcuni animali
ma solo alla condizione che ci facciano stare bene in ritorno.

Perché continuiamo ad estrarre e bruciare combustibili fossili?

Quella è falsa innovazione.
Una crescita rapida, insostenibile e infinita su un pianeta finito, è impossibile.
Ci porterà al collasso della civiltà.

Se non avete notato il problema
allora non avete fatto attenzione.

Dobbiamo svegliarci
perché come specie non stiamo andando nella giusta direzione.

È vero che gli umani sono intelligenti?
O siamo ignoranti?

Qualcuno mi sente?

L’onestà è veramente una virtù
se nessuno vuole ascoltare la verità?

Per me questo non ha senso.

Questo è il 21esimo secolo.
E c’è ancora carestia, povertà e guerra.

Perché dobbiamo lavorare per un sistema
che fa diventare l’egoista ricco e il disinteressato povero?

L’1% della popolazione mondiale possiede il 35% dell’intera ricchezza.

Come possiamo dire che questo sia giusto e che funzioni?
È parassitario per la nostra salute.

A me non importa se sono uno studente o un professore.
Un dipendente o un amministratore.
Perché è il gioco in sé che è rotto.

Il successo dipende da chi conosci e non da cosa conosci.

La maggioranza delle cose sono state sfruttate.
I responsabili della società fanno il bagno nell’avidità
mentre le persone comuni sono schiavi.

Qualcuno riesce a vedere tutto questo?

Stiamo vivendo una menzogna.

Siamo parte di un gioco ma non ce ne rendiamo conto.
Alcune persone vincono ma la maggior parte perde perché in questo sistema ne beneficiano i pochi.

È in ritardo con i tempi e funziona male.

Il capitalismo ricompensa le persone sbagliate.
La prosperità non è più guadagnata.
È un privilegio che dipende dallo sfruttamento dei più poveri.

Questi sono i sintomi di un sistema che sta fallendo.
Questo secolo che non funziona deve essere aggiustato.

È il momento per una rivoluzione.

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